“Happy Glasses” esplora la profonda connessione tra la memoria umana e la natura, suggerendo che le immagini sono conservate nella nostra memoria fisica. Quando chiudiamo gli occhi, vediamo l’essenza di ciò che è dentro di noi: la natura che si intreccia con il nostro terreno, tra cui montagne, mari, nuvole e scene romantiche. Questi elementi coesistono e interagiscono dinamicamente, riflettendo il ciclo continuo della vita. L’opera sottolinea che siamo un riflesso della natura che è in noi, una forza poetica che aspetta di essere risvegliata e portata allo scoperto.